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domenica 30 agosto 2015

爱 - Preghiere restituite al fuoco (ad un anno dal Giappone)

E' fine agosto e mi trovo al mare, in Italia, sulla costa ligure, seduta nel mio tranquillo angolo d'ombra all'interno del residence quieto.
Sento nell'aria un odore di incenso diffondersi da chissà dove e di colpo la mia mente, non so attraverso quale misterioso passaggio spazio-temporale, è teletrasportata ai ricordi di esattamente un anno fa, quando mi trovavo in Giappone.
Stesso caldo estivo , forse ancor più afoso, dall'altra parte del mondo ...

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In classe la Sensei (insegnante giapponese) ci spiega del Tanabata, una festività estiva molto sentita in Giappone e intrisa di romanticismo, durante la quale si possono rivolgere i propri desideri alle stelle che, secondo quanto dice la leggenda , durante la magica notte li ascolteranno  e li faranno avverare... 
La professoressa distribuisce ad ognuno di noi un Tanzaku , una striscia di carta colorata su cui scrivere il proprio desiderio per poi appenderlo al bambù insieme agli altri. Io scelgo il lilla, il mio colore preferito.
Scarabocchio in maldestri caratteri giapponesi il mio desiderio, che oggi so, avevo scritto con una grammatica alquanto buffa a causa della mia scarsa conoscenza della lingua appena arrivata in Giappone, ma di fronte al quale la Sensei leggendolo mi rivolge semplicemente un radioso sorriso e dice a bassa voce qualcosa del tipo “Oh... romantico!!!”


domenica 9 agosto 2015

Giappone - Hiroshima, città per la Pace

Salve, amici !
In questi giorni ricorre l'anniversario dei 70 anni trascorsi dalle note tragedie atomiche di Hiroshima e Nagasaki, rispettivamente il 6 Agosto 1945 e il 9 agosto 1945.
Con l'occasione scrivo finalmente questo articolo a cui tengo particolarmente , poiché la visita a Hiroshima è stata per me un'esperienza profondamente toccante ; una di quelle emozioni che si provano solo quando si colgono da vicino e che lasciano qualcosa di indelebile ...

(Luglio 2014)
Da Kyoto, prendiamo lo Shinkansen al mattino presto e in due ore siamo a Hiroshima.
Appena arrivata in stazione compro un Momiji, un dolcetto tipico della zona, ripieno al limone.
Il tempo fuori è un po' nuvoloso , il cielo leggermente grigio.
Camminiamo per la città tranquilla; forse è solo suggestione ma mi sembra di percepire qualcosa di diverso nell'aria, unico di questo posto : una sorta di coscienza collettiva che accumuna queste genti e aleggia palpabile e silenziosa, che racchiude la storia di un popolo che molto ha sofferto e che ancora porta i segni della tragedia, e che sembra sussurrare preghiere di pace.

Hiroshima è costellata di monumenti che evocano il ricordo della storia che l'ha trasformata e che inneggiano alla pace.


L'orologio floreale

venerdì 26 giugno 2015

Tokyo - 10 cose che mi fanno partire lo shopping compulsivo!

Benvenuti in questo nuovo articolo !
Quello di oggi è un post un po' particolare e a tema "svago". Infatti vi parlo dei miei modi preferiti... per spendere soldi a Tokyo
Iniziamo!   ♪─O(≧∇≦)O─♪


1) Rilakkuma : i personaggi della Sanrio sono irresistibilmente kawaii e pucciosissimi :  Hello Kitty, My Melody, Gudetama.... ma ce n'è uno in particolare che mi fa davvero impazzire e chi mi conosce (vero Stefy? XD) sa che sono innamorata di questo piccolo orsetto ♥(ó㉨ò)♥
Penne, matite, cartelline, quaderni, scatoline, bicchieri, peluche, portachiavi, adesivi,  tuttoooooooooooooo datemi tuttoooooooo
*la trascinano fuori dal negozio*

Io e la mia ossessione, Rilakkuma version - alcuni dei miei oggetti Rilakkumosi
2) Bancherelle di Asakusa : un mondo di bancarelle colorate, ogni angolo è da scoprire : ogni genere di Souvenir giapponese si può trovare ad Asakusa : ventagli , maneki -neko, bambole Kokeshi (che io adorooo) , accessori per lo yukata, carta per gli origami , bacchette...  "questo lo porto alla mia amica pincopallina, questo lo compro per mia madre, questo per gli amici dell'università, questo per mio fratello..."
Per non parlare delle leccornie, tutte da provare : Tayaki col gelato, patate dolci, melon pan, gelato al matcha, granita alle fragole.... 100 yen di qua, 500 di là ....

Foto : demotix.com

3) Pokémon Center , inutile dirvi che avrei comprato di tutto ! La prima volta in cui sono entrata ho comprato esattamente :  un set di portachiavi Houndour + Houndoom , un portachiavi sbrilluccioso di Fennekin, una cover per Nintendo 3ds XL con tanti piccoli e pucciosi Pokémon disegnati sopra, una cover per Iphone ocn Charizard, Venusaur e Blastoise, un pupazzo portachiavi di Snivy, un portachiavi di Pikachu , un adesivo per cellulare di Raiquaza, un Portachiavi della megaevoluzione di Charizard  ! ..... insomma, uscita da lì sono dovuta correre a prelevare al 7 Eleven perché non avevo nemmeno 150 yen per prendere la JR . Che giornata memorabile !





4) Frappuccino al Matcha
Matcha-latte, kitkat al matcha, pocky al matcha, e tante altre cose matchose.....
Il matcha, un'altra mia grande passione !!! O lo si ama o lo si odia, e io appartengo al primo gruppo !
Ma soprattutto in estate,  ogni volta che passo davanti ad uno Starbucks (e Tokyo ce ne sono davvero tanti) la voglia di spendere 420 yen per un bicchiere di rinfrescante e dolce nettare degli dei è davvero tanta! E spesso e volentieri cedo alla tentazione ♥


5) Liz Lisa
Awww, ci sono tanti brand giapponesi che adoro, ma Liz Lisa è senza dubbio il mio preferito !!! Impossibile non trovare qualcosa che vorrei comprare ogni volta che entro in negozio : adoro quello stile da bambolina, dai colori tenui, il pizzo, i disegni a fiori:sono irresistibilmente KAWAII !!
 (╥﹏╥)
E via a comprare non solo vestiti, ma anche borse, trousse, scarpe... Awwww *___*


6) Prodotti di Bellezza :  E poi dopo aver fatto shopping allo Shibuya 109, dove le commesse magre, carine, sorridenti,  perfette come delle bambole ti hanno demolito psicologicamante , passi davanti al
Matsumoto Kiyoshi (drug-store , venditore di cosmetici) dove inizi a trovare così tanti prodotti cosmetici che promettono miracoli, che non sai proprio da dove iniziare a scegliere per comprarli.
 - Maschere di cotone con acido ialuronico per una pelle senza difetti , "WOOOW"  - Fondotinta di Lady Oscar, "Con questo non potrò non avere una pelle perfetta come quelle giappine tanto carine" - Mascherina sbianca denti per un sorriso smagliante "waaaaao deve essere mia" e tante altre cose che ti fanno uscire con la borsa piena e il portafogli vuoto .

Foto : muza-chan.net
7) Ufo catcher :  quelle macchinette di cui esistono intere sale giochi piene : appena entri , quell'esplosione di ufo catcher ricolmi di peluche, action figures, cose belle , kawaii e colorate,
quella musichetta kawaii che aleggia nell'aria ti illudono ogni volta che tu possa vincere uno di quei fantastici premi con una sola moneta da 100 yen.
Più o meno ogni volta funziona così :
Punto l'ufo catcher con i premi che più mi piacciono (generalmente è qualcosa che ha che fare con Rilakkuma) e comincio con la mia monetina da 100 yen . Posiziono l'artiglio , ok così va bene , AZIONE !!! L'artiglio scende, si chiude, afferra qualcosa e poi sale lasciando cadere mollemente il premio . Ok , dai , pazienza , riproviamo.... *seconda monetina da 100 yen* ... stesso esito di prima. Ok dai, questa è l'ultima... *terza monetina da 100 yen* ...
*192829@#0090 monete dopo*  :  Ok, basta addio , stupida macchinetta succhia-soldi !!! \ (♯`∧´) /
Le giapponesi sembrano andare matte per gli ufo catcher

8) Harajuku :
Ad Harajuku , una delle mie mete preferite per i pomeriggi di cazzeggio, d'obbligo almeno una volta alla settimana per me: il Kiddyland.
Interi piani di giocattoli meravigliosi ,  gadget della Sanrio , uno più kawaii dell'altro, il piano dedicato alla Disney, il reparto dello Studio Ghibili, ommioddio quanti peluche , quaderni , matite......... davvero raro che io esca da lì senza una busta in mano -
E come resistere, per i vicoli di Takeshitadori, ai folli negozi di moda che vendono ogni accessorio possibile immaginabile, specialmente le "minchiatine" (come direbbe mia madre) colorate e pastellose e apparescenti, che indossate in Italia ti farebbero sembrare una bambina di quattro anni, peggio ancora se c'è qualche cartello del tipo "Tutto a 100 yen!" oppure "scegli 3 paghi 2!" .
E in quel momento non puoi dire NO al richiamo , non puoi .
Takeshitadori : lasciate ogni speranza o voi ch'entrate?
Il Kiddyland di Harajuku Foto: TokyoFashion

Il mio amichetto adottato al Kiddyland.... era l'unico rimasto, dopo qualche giorno nessuno lo prendeva....
non potevo lasciarlo lì da solo!

9) Akihabara : non sono una ragazza molto "Otaku" , non sono un'amante sfegatata di manga e action figure, ma ciò che più cattura la mia attenzione nella città elettrica, oltre che i Maid Cafè in cui sperpererei allegramente il mio denaro, sono quei negozietti di Retro-gaming in cui vibra nell'aria quella musichetta di Zelda a 8 bit che ti trasporta indietro nel tempo, ad uno dei più grandi amori della tua infanzia;  e alla vista di Gameboy Color e vecchi giochi tra cui Pokémon Blu, Pokémon Rosso, Pokémon Verde nelle originali primissime versioni giapponesi , non puoi trattenere quella lacrimuccia di commozione. Tu DEVI avere quel Pokémon verde e risvegliare l'allenatore che c'è in te, e completare il Pokédex , non importa quanti anni tu abbia.



10) Il Donky : soprannome amichevole per il ドン・キホーテ (Don Quijote) , una catena super famosa di negozi tipo bazar, che in genere hanno 5 o 6 piani in cui si vende davvero di tutto :  costumi per cosplay, alimentari, cosmetici, tecnologia, gadget, giocattoli, roba hentai, accessori per il cellulare ecc. ecc. , insomma un concentrato maxi di più o meno tutto di quanto detto sopra.
Una volta entrati in uno di questi negozi è impossibile non trovare qualcosa che catturi la vostra attenzione (e i vostri poveri yen) .

Foto : tokyonightowl.com

E queste erano le dieci principali cose che contribuiscono notevolmente a sperperare il mio denaro in giro per Tokyo !!! Quali sono le vostre ?
Se l'articolo vi è piaciuto condividetelo , iscrivetevi alla mia pagina Facebook, continuate a seguire le mie strambe avventure giappo !!!  Kissu <3

giovedì 30 aprile 2015

JappoFood #3 - terza puntata !

Benvenuti alla TERZA puntata della rubrica JappoFood !!!
Finalmente si parla di cibo! Evviva!!! :D ... Siete curiosi di scoprire di cosa vi parlerò oggi ?


Ok, iniziamo con la prima portata... un mini-indovinello ... per poi seguire con altri spuntini un po' enigmatici... questa è la puntata dei misteri !! XD spero sarà di vostro gradimento !!! :3

giovedì 19 marzo 2015

七夕 Tanabata, magia d'estate - tra stelle, amore e desideri


"C'era una volta una bellissima fanciulla di nome Orihime che viveva sulle sponde del Fiume Celeste. Figlia di Tentei, il sovrano dell'universo, e abile tessitrice, passava il giorno a cucire stoffe e realizzare splendide vesti per gli dei, lavorando senza sosta.

Impiegava tutto il suo tempo nello svolgere il suo mestiere con gran dedizione, tanto da non avere mai un momento per se stessa.
Così un giorno il padre, che era molto orgoglioso di lei ma dispiaciuto nel vederla sempre così sola, la prese da parte e le disse:  "Figlia mia, ormai sei una donna. Non fai che lavorare al tuo telaio tutto il giorno: ti troverò un buon marito." 
E così il padre, dopo lunga ricerca trovò il marito perfetto che avrebbe voluto per sua figlia: il nome del giovane era Hikoboshi. Il ragazzo era un umile mandriano, anche lui un gran lavoratore: tutto il giorno portava i suoi buoi al pascolo, curava i prati e coltivava la terra senza mai riposarsi. 

giovedì 12 marzo 2015

Giappone - Consigli di viaggio & manuale di sopravvivenza

Salve a tutti !
Sulla base della mia esperienza e di alcune ricerche e ispirandomi alle domande che spesso vengono poste sui gruppi Facebook , ho deciso di scrivere un articolo che funge da mini-guida per chi si appresta a visitare la terra del Sol Levante, con tante informazioni utili, consigli vari e anche un piccolo manuale di "sopravvivenza" in Giappone!!

Tre ragazze intente a consultare una guida di viaggio!!

Quando andare:
Le stagione migliori per visitare il Giappone sono certamente la primavera, in cui il Paese è al massimo del suo fascino con i suoi incantevoli ciliegi in fiore oppure l'autunno, con i colori brillanti di cui si tingono aceri .
Il clima varia da regione a regione : dall'estremo freddo in Hokkaido, meta turistica molto frequentata soprattutto in inverno, per gli impianti sciistici e quelli termali , al caldo tropicale di Okinawa con le sue spiagge sabbiose.
L'estate non è male per visitare il Paese, il vantaggio è che fa caldo e non c'è bisogno di portarsi dietro vestiti pesanti o ingombranti, ma bisogna tenere conto di alcuni fattori: in questo periodo le file e i prezzi sono piuttosto elevati, quindi conviene prenotare tutto con molto anticipo, possibilmente almeno 2-3 mesi prima. Il caldo è abbastanza pesante, le temperature sono elevate e l'aria è umida e afosa.  Attenzione ai locali e ai mezzi pubblici in cui sparano l'aria condizionata veramente forte!!
C'è anche una mini stagione delle piogge, "tsuyu", che va dai primi di giugno a metà luglio.
In qualsiasi periodo dell'anno andiate, comunque, portatevi sempre dietro un k-way o un ombrellino portatile in caso di piogge improvvise.
nota: utilizzate sempre delle calzature comode , sia perché camminerete molto e sia perché siano comode da sfilare ogni volta che dovete entrare a visitare dei templi o le abitazioni. Se è inverno mettete delle calze pesanti perché il pavimento dei templi potrebbe essere molto freddo!

I ciliegi "sakura" simbolo del Giappone

giovedì 5 marzo 2015

JappoFood #2 - seconda puntata !

Benvenuti alla seconda puntata della mia rubrica di curiosità sul cibo giapponese ! :D
(Se vi siete persi la prima cliccate qui : --> JappoFood #1 - Prima Puntata! <--


Non sono affatto un'esperta di cucina, ma devo dirvi che mi diverto davvero un sacco a fare questo tipo di articoli! D'altronde si parla di mangiare e io adoro le cose buone... *_*
Cominciamo!!

Il primo Jappofood di cui vi parlo oggi è il ...  MATCHA !!
#1 - Matcha! 抹茶

domenica 1 marzo 2015

Giappone - Fuji, giorno 2 - alla vetta e all'onsen

 SECONDO GIORNO !
(continua dalla --> prima parte <-- )





La sveglia è all'una di notte, mi risveglio nel torpore del sacco a pelo dopo sole quattro ore di sonno: sento gridare a gran voce parole giapponesi che non distinguo, ma dev'essere la guida che annuncia la sveglia.
Per chi intende proseguire la scalata è ora di alzarsi e rimettersi in marcia; alcuni decidono di restare al rifugio a dormire fino al mattino, ma io e altri usciamo dai sacchi a pelo. Ci vestiamo e mangiamo in fretta il bento della colazione, per poi uscire nella fredda notte ad alta quota.

lunedì 23 febbraio 2015

Giappone - Avventura sul FUJI-san , giorno 1

Benvenuti! Oggi vi racconterò la mia avventura sul Monte Fuji, ovvero come ho raggiunto il punto più alto del Giappone (3776 mt)

“Chi scala il monte Fuji una volta nella vita è un uomo saggio, ma chi lo scala due volte è un pazzo”
(detto giapponese) 


I giapponesi lo chiamano Fuji-san, ed è senza dubbio uno dei simboli più celebri del Giappone. Il monte è in realtà un vulcano in stato di quiescienza e con la sua forma conica quasi perfetta e la sua cima innevata, è spesso protagonista di paesaggi mozzafiato e da sempre influenza l'arte nipponica. E' considerato sacro dai giapponesi e rappresenta allo stesso tempo l'eleganza e la forza della natura. Nel 2013 inoltre, è entrato a far parte del patrimonio mondale Unesco.

Un ukiyo-e che raffigura una delle 36 vedute del Monte Fuji del celebre artista Hokusai.

Voglio raccontarvi la mia esperienza nell'ennesimo luogo del Giappone che ho trovato incredibile, magico e affascinante; so che lo dico ogni volta, ma è davvero così, il Giappone è ricco di bellezze.

Iniziamo! C'è così tanto da raccontare!!!! はじめましょう!


Innanzitutto vi dirò che il viaggio è stato organizzatoalla scuola che frequentavo mentre ero a Tokyo ; il manifesto era appeso da un po' di giorni e c'erano una ventina di posti disponibili. Nonostante non avessi trovato nessuno tra le persone che conoscevo che fosse interessata a venire con me, mi sono iscritta, lanciandomi all'avventura. Abbiamo fatto una breve riunione su cosa bisognasse portre, come vestirsi , quali sarebbero state le attività.
7 Agosto, ore 6.50 , in un angolo dell'immensa stazione di Shinjuku : è il ritrovo per i partecipanti. Parto per tempo da Nippori, dove si trova il mio appartamento, perché si sa: i giapponesi sono puntualissimi ! Col mio zaino in spalla e un bicchierone di caffè freddo in mano - colazione on-the-go - , prendo la JR . Arrivata in stazione, trovo già un ragazzo della scuola ad aspettare. In breve tempo arrivano tutti, professoresse comprese. Ci spostiamo su un piazzale fuori dalla stazione e aspettiamo il pullman che ci porterà verso il Fuji !! Sono emozionata, ma anche un po' timorosa. Il viaggio in pullman dura circa due ore, durante le quali faccio conoscenza con Felipe, un ragazzo messicano che è nella mia stessa classe ma con cui non avevo mai parlato prima.

Finalmente arriviamo alla stazione base, detta la "quinta stazione" quella da cui si parte per la scalata -più che altro in realtà è una salita- e oltre la quale i mezzi non possono più salire. E' un piazzale con un punto ristoro, vendita souvenir e negozio di articoli da montagna. Qui incontriamo le nostre guide giapponesi : uno è un giovane uomo barbuto con una bandana in testa e un po' tozzo che mi ricorda uno scimmione, l'altro è un ragazzo più giovane e sempre sorridente.
Ebbene, a questo punto il barbuto inizia a parlare a raffica...capisco appena una parola su dieci, visto che mi trovavo in Giappone da appena un mese, e inizio a preoccuparmi. Fantastico mi dico, non capirò una parola di quello che dirà la guida, iniziamo bene!
Inoltre tra tutti i partecipanti ero l'UNICA europea, tutti gli altri eccetto il ragazzo messicano erano asiatici e a quanto pareva, erano in Giappone da più tempo di me. A parte Felipe e una delle professoresse, nessuno spiccicava una parola d'inglese. Naturalmente non potevo pretendere che mi facessero da traduttore simultaneo per due giorni, quindi chiesi che almeno mi traducessero le cose importanti!
La quinta stazione.
 Il Fuji è divenuto patrimonio mondiale solo nel 2013. Prima di allora, l 'Unesco non aveva accettato la sua candidatura a causa della grande quantità d'immondizia che i turisti lasciavano durante le escursioni e che ne deturpavano la superficie.
Questo spinse dei volontari giapponesi all'azione, che si misero di buona volontà a ripulirlo tutto dai rifiuti, il che la dice lunga sul loro senso civico
Arrivati qui fa già freschino, una netta differenza dal caldo afoso estivo di Tokyo. Ci lasciano del tempo per prepararci, indossare vestiti più pesanti . Ci consigliano di andare in bagno ora, poiché sul Fuji i servizi sono a pagamento (200 yen) . Conviene anche comprare degli snack, che io mi ero già portata da Tokyo e fare rifornimento di acqua, che ai rifugi è venduta a caro prezzo (500 yen a bottiglietta) ed è importante partire avendone con sè una buona quantità per rimanere idratati durante la salita.
Inoltre sul fuji non si possono buttare i rifiuti, quindi bisogna munirsi di buste per raccoglierli in modo da buttarli poi una volta che saremo tornati giù.
Prima di partire, scattiamo alcune foto di gruppo e le guide ci fanno fare esercizi preparatori per i muscoli e per la respirazione.
Una cosa divertente era il motto che il barbuto ci faceva fare per gasarci: il nome del nostro gruppo era quello della scuola, "Akamonkai". Allora quando lui gridava : "AKAMON ..." tutti dovevano rispondere forte: "... KAAAI !!!" e a me veniva da ridere, però in effetti era divertente e fortificava lo spirito di squadra.



Conclusi i preparativi, finalmente iniziamo a salire.
E' leggermente faticoso, ma non tanto, molti usano un bastone di legno per aiutarsi a salire. Scopro che usan un particolare bastone per salire il Fuji , a cui si attaccano cordini e campanelli e man mano che si sale, presso i rifugi è possibile farvi imprimere degli stampi (a pagamento). Il terreno è rossiccio, fatto di frammenti di lava e quindi un po' sdrucciolevole e intorno c'è ancora del verde. Camminiamo facendo diverse pause, in modo che chi si stanca possa recuperare; come nelle marce in montagna, i più deboli stanno davanti . Il cielo è azzurro, ma nuvoloso e sotto di noi vediamo tante nuvole.
(Per ingrandire le foto, potete cliccarci sopra)

I Torii, sparsi lungo il percorso, indicano l'importanza della sacralità del monte.


Stiamo in fila indiana, alcuni pezzi di sentiero sono più impervi,e lungo la salita , il ragazzo-guida più giovane, si ferma più volte per contarci (per vedere se ci siamo ancora tutti...)
E per farlo, ci fa battere la mano dandoci il cinque e contando in giapponese : "ICHI ! " "NI! " "SAN!" ... e lo fa sempre con il suo tipico sorriso incoraggiante!
Incontriamo molti turisti come noi che vanno su, per il 95% giapponesi, tra cui un gruppo di pellegrini vestiti di bianco e con accessori bizzarri che , come mi spiega la sensei, appartengono a una specie di setta religiosa e siamo fortunati ad averli incontrati perché è raro vederli. Tra di loro alcuni sembrano essere piuttosto anziani , ma sono molto energici o come dicono loro "Genki!" Percorriamo un tratto di strada insieme a loro e a un certo punto ci fermiamo e dicono di volerci mostrare qualcosa. Due di loro prendono degli strani strumenti che portano appesi al fianco e vi soffiano dentro, producendo un suono particolare che riecheggia intorno. Quelle che sembrano essere delle specie di trombe, sono in realtà enormi conchiglie racchiuse in una rete di corde. Non ho mai visto nulla di simile.

Mano a mano che saliamo, il panorama che si scorge è sempre più suggestivo . "Ganbatte, GANBATTE!!" grida lo scimmione , e poi mi chiede "Come si dice Ganbatte in italiano?" e io "direi... forza..." e allora lui inizia a urlare : "GANBATTEEE FORSSA FORSSA!!!" e di nuovo rivolto a me "Gracias!"




Salendo la vegetazione si fa sempre più rada. Il sole sta iniziando a calare, e il cielo si fa pian piano più buio. Siamo abbastanza in alto, la vista è stupenda, qualche luce inizia ad accendersi sotto di noi; panorama è vastissimo, pianure verdi, un grande lago, monte. E' emozionante pensare che ci accingiamo a raggiungere la vetta più alta del Giappone! Naturalmente più saliamo più fa freddo, e iniziamo a sentire un po' la stanchezza , ormai camminiamo da diverse ore.



Ormai è buio , sono le sei passate e siccome il sole è sparito , fa piuttosto freddo. Ci mettiamo il giaccone pesante, ed è tempo di metter su e accendere le nostre torce frontali! Con il calare della sera, ecco che si apre ai nostri occhi un nuovo spettacolo : sotto di noi file e file di lucette che addobbano il fuji come un albero di Natale, sono le persone che nella notte continuano la loro salita al monte... Camminiamo ancora e ancora, il freddo e la stanchezza iniziano a farsi sentire e ho una fame, ho già da tempo finito le mie provviste e le mandorle caramellate che avevo comprato a kamakura. Non so quando ci fermeremo, ad ogni rifugio presso cui sostiamo penso "sarà quiche ci fermiamo?" e invece ogni volta riprendiamo il cammino, con le nostre torcette, ancora più su. Nessuno sa dire tra quanto si arriva , si sa solo che siamo in ritardo rispetto alla tabella di marcia, e tutti sognano il riso al curry che ci aspetta al rifugio.


Foto presa da National Geographic, purtroppo la mia macchinetta non fotografa bene al buio 
Finalmente, dopo ore e ore (ricordate che siamo partiti che non erano nemmeno le sette di mattina!) giungiamo al rifugio. Sono solo le otto passate, ma sembra notte fonda!
Togliamo le scarpe per entrare , dopo la lunga camminata quel rifugio sembra così accogliente ! E lo è , è delizioso : fatto di legno, per terra il classico tatami su cui è bellissimo camminare finalmente senza scarpe. Posiamo gli zaini ma non i giacconi perché non c'è il riscaldamento e torniamo nella saletta principale dove ci sediamo ai tavolini. Naturalmente in stile giapponese, si mangia seduti sulle ginocchia! Finalmente ci godiamo una bella cenetta a base di riso al curry caldo e facciamo qualche chiacchiera rilassandoci.



Sono le nove passate: dopo esserci rifocillati, ci viene consegnato già un bento con la colazione e ci vengono date le informazioni di servizio e il programma di domani. Per chi se la sente di proseguire, all'una ci sarà la sveglia : si ripartirà nella notte, in modo da arrivare in cima per assistere all'alba. Chi resta invece, potrà rimanere al rifugio fino all'indomani quando gli altri riscenderanno. E ora tutti a nanna nei sacchi a pelo !



Siccome l'articolo sarebbe venuto troppo lungo, ho dovuto dividerlo in due parti!
Ma pubblicherò il secondo molto presto, quindi restate aggiornati ! A presto! :)