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domenica 30 agosto 2015

爱 - Preghiere restituite al fuoco (ad un anno dal Giappone)

E' fine agosto e mi trovo al mare, in Italia, sulla costa ligure, seduta nel mio tranquillo angolo d'ombra all'interno del residence quieto.
Sento nell'aria un odore di incenso diffondersi da chissà dove e di colpo la mia mente, non so attraverso quale misterioso passaggio spazio-temporale, è teletrasportata ai ricordi di esattamente un anno fa, quando mi trovavo in Giappone.
Stesso caldo estivo , forse ancor più afoso, dall'altra parte del mondo ...

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In classe la Sensei (insegnante giapponese) ci spiega del Tanabata, una festività estiva molto sentita in Giappone e intrisa di romanticismo, durante la quale si possono rivolgere i propri desideri alle stelle che, secondo quanto dice la leggenda , durante la magica notte li ascolteranno  e li faranno avverare... 
La professoressa distribuisce ad ognuno di noi un Tanzaku , una striscia di carta colorata su cui scrivere il proprio desiderio per poi appenderlo al bambù insieme agli altri. Io scelgo il lilla, il mio colore preferito.
Scarabocchio in maldestri caratteri giapponesi il mio desiderio, che oggi so, avevo scritto con una grammatica alquanto buffa a causa della mia scarsa conoscenza della lingua appena arrivata in Giappone, ma di fronte al quale la Sensei leggendolo mi rivolge semplicemente un radioso sorriso e dice a bassa voce qualcosa del tipo “Oh... romantico!!!”


giovedì 19 marzo 2015

七夕 Tanabata, magia d'estate - tra stelle, amore e desideri


"C'era una volta una bellissima fanciulla di nome Orihime che viveva sulle sponde del Fiume Celeste. Figlia di Tentei, il sovrano dell'universo, e abile tessitrice, passava il giorno a cucire stoffe e realizzare splendide vesti per gli dei, lavorando senza sosta.

Impiegava tutto il suo tempo nello svolgere il suo mestiere con gran dedizione, tanto da non avere mai un momento per se stessa.
Così un giorno il padre, che era molto orgoglioso di lei ma dispiaciuto nel vederla sempre così sola, la prese da parte e le disse:  "Figlia mia, ormai sei una donna. Non fai che lavorare al tuo telaio tutto il giorno: ti troverò un buon marito." 
E così il padre, dopo lunga ricerca trovò il marito perfetto che avrebbe voluto per sua figlia: il nome del giovane era Hikoboshi. Il ragazzo era un umile mandriano, anche lui un gran lavoratore: tutto il giorno portava i suoi buoi al pascolo, curava i prati e coltivava la terra senza mai riposarsi.