venerdì 20 marzo 2015

Storia di un giorno d'eclissi, di un albero sakura e di una notte di sogni

Questa giornata grigia se non altro, mi ha sussurrato all'orecchio una bella storia da raccontare.

"Era notte in pieno giorno e in cielo appariva un sole a mezzaluna - intorno si delineavano simmetriche due forme ad S che ritagliavano una porzione di cielo nella quale si vedevano le bianche stelle, mentre oltre quel disegno immaginario il cielo era soltanto oscuro.

Poi mi ritrovavo in un incantevole giardino di ciliegi giapponesi, alberi fioriti dalle immense fronde mi circondavano, camminavo su quel morbido prato ricoperto di petali rosa;
Immensi stupore e meraviglia,  amplificati come ogni sensazione nel mondo onirico mi riempivano mentre ammiravo la grazia innaturale di quel quadretto.
Nel sogno, quel luogo si trovava da qualche parte dietro la collina vicino alla mia casa, ma era come se avessi scoperto un giardino segreto, e io potevo quasi essere una fata...

Mi arrampicavo su un sentiero tra grandi pietre e vegetazione, vedevo a tratti il mare poco distante da me. Ero sola, mi sentivo debole e sapevo che c'era qualcuno da qualche parte che non voleva che proseguissi . Poteva essere pericoloso , rischiavo di scivolare giù.
Ma continuavo a salire, con la paura di perdermi tra i sentieri, per arrivare a una cima da cui poter vedere il panorama mozzafiato del mare blu.

Di nuovo eclissi, questa volta il cielo è tutto nero , nerissimo e una spessa falce di sole si staglia nel buio profondo che sovrasta le città.

Voglio tornare al giardino dei ciliegi, ma la realtà poco a poco riaffiora... fino all'attimo in cui la mia coscienza balza fuori dal sonno e realizzo che il giardino era frutto dei miei sogni . "


Volevo svegliarmi presto questa mattina per assistere all'evento tanto atteso, l'eclissi di sole.
Uno spettacolo tanto raro quanto prezioso, perché solo la natura può offrircelo.
Mi sono alzata un po' come nella mattina di Natale, sapendo che ci sono i regali da scartare.
La mia mente è ancora impastata di sogni, come accade quando sono così vivi e intensi che restano sospesi nell'aria per tutto il giorno e sembra che ci abbiano incantato per tutta la notte.
Le immagini forti , seppur irreali delle due eclissi e quella del giardino di ciliegi sono ben nitide nei miei ricordi freschi.

Scendo le scale, mi precipito a fare colazione e intanto guardo fuori dalla finestra....
Ingenuamente a questa eventualità proprio non avevo pensato : il cielo è completamente bianco, un'unica nuvola immensa, da cui neanche si scorge un barlume del sole...
- non disperare - sono le 8:30. L'inizio dell'eclissi è previsto per le nove e mezza e il fenomeno durerà fino a mezzogiorno meno venti circa... magari qualcosa si muove, magari il cielo cambia.
Un po' scoraggiata, faccio colazione con molta calma; poi senza sapere bene cosa fare nell'attesa, accendo il computer e scrivo su google "eclissi di sole", poi "meteo" e leggo distrattamente, lanciando occhiate speranzose fuori dalla finestra.
Mi rigiro tra le mani i quadratini neri di lastra ritagliati per poter osservare il cielo e il vetrino da saldatore di papà.

Passa un'ora, sono le nove e mezza. Ormai sono piuttosto rassegnata, il cielo è grigio quanto prima e del sole nemmeno l'ombra. So che sta accadendo qualcosa di grande e io me lo sto perdendo, mi sento proprio triste e delusa!

Papà sta uscendo di casa: - papà dove vai? -
- sto andando al vivaio - e poi aggiunge - vuoi venire? -
- sì dai, vado a cambiarmi e arrivo. -
Decido così che uscire di casa è una buona idea, e accompagno mio papà al vivaio.
- stanotte ho sognato l'eclissi, il mare e un meraviglioso giardino di ciliegi. -
Giriamo tra un sacco di piante e fiori, lui comunque cerca qualcosa che gli serve per il lavoro. C'è anche un cane nero giocherellone che si chiama Fuji.
- papà, sarebbe bello avere un ciliegio giapponese in fiore a casa. Mi farebbe sentire un po' meno la mancanza del Giappone, e poi quello che avevamo era bellissimo.  -
Dovete infatti sapere che quando ero piccola in giardino avevamo un ciliegio da fiore enorme e meraviglioso. Era molto grande, mi arrampicavo sui suoi rami, faceva ombra sopra una panchina su cui leggevo e ricopriva tutto il cortile con un tappeto di petali rosa.

Una foto di 23 anni fa, l'unica che ho trovato per il momento

Purtroppo negli anni il grande albero si è ammalato , finché è stato abbattuto. Da allora nel giardino è rimasto un vuoto, o forse il vuoto è nel mio sguardo ogni volta che guardo quel cortiletto.
C'era una volta il mio albero sakura...

Guardiamo le piante che servono a papà e facciamo un giro, poi lui chiede al vivaista : - scusi ciliegi giapponesi ne ha? -
- certo, da questa parte -
E il ragazzo ci porta in un mezzo a tanti vasi che contengono diverse varietà di ciliegi:
- questo è sul rosa, quest'altro è sul bianco - - questo è più frondoso - -quello fiorisce di più -
Io e papà scegliamo un ciliegio da fiore della varietà Kanzan, rosa,  proprio come quello che avevamo in giardino e ce lo portiamo a casa. E alla spesa aggiungiamo anche un'altra varietà di ciliegio più piccolina, l'Okame.

Mentre carichiamo le piante in macchina, alzo lo sguardo al cielo grigio e vedo finalmente una macchia di luce che spunta tra le nuvole! Ad un tratto mi accorgo che a quel sole pallido nascosto tra le nubi sembra mancare un pezzettino, come un morso dato a una pizzetta. Sono le nuvole filamentose a ingannarmi, coprendone quel piccolo pezzo, o è proprio la luna che sta per fare la sua entrata in scena? Eppure il contorno sembra così netto...
Ma non ho il tempo di guardare ancora, perché dura soltanto un attimo e già viene inghiottito dal cielo.
Non ho la certezza che fosse proprio lei, l'eclissi. Possibile, che ora era? Non lo so.
Non so dunque se l'ho vista davvero, nè ho scattato nessuna foto.
Ma l'immagine di quella luce pallida emersa nel grigio si è stampata nella mia mente, un ricordo che è come una fotografia istantanea. E ho la sensazione che vi rimarrà impressa sempre, per riaffiorare al ricordo di questo giorno.

Arrivati a casa piantiamo i due alberelli in giardino: ora sono ancora due piccole e giovani piantine , così diverse tra loro. Fuori dalla mia cameretta abbiamo messo l'Okame, una piantina bassa e cespugliosa che è già fiorita.
Nel cortiletto abbiamo piantato il Kanzan, dall' arbusto lungo e un po' spoglio, con le sue gemme ancora chiuse, solitario in mezzo allo spazio vuoto che prima era riempito dal grande albero suo parente.

Ciò che rende ancora più magica questa giornata , è che oggi è anche l'equinozio di primavera.
Questa piccola piantina crescerà, essere vivente silenzioso e lentissimo, e probabilmente un giorno la vedrò grande e immensa, prendere il posto di quel vecchio Sakura che oggi sopravvive nei miei ricordi.
Oggi una nuova piantina è rinata, alla luce di un sole nascosto dalla luna, che anche se timido ha fatto sì che percepissimo la sua presenza nel momento in cui il cielo si è oscurato un po' di più.

Fotografia istantanea di un piccolo sakura che un giorno crescerà..
Sono le 11 circa, rientro in casa in tempo per assistere pochi minuti dopo all'eclissi in diretta tv alle isole Svalbard, in Norvegia.  Il sole nero appare in cielo , coronato di luce, meraviglioso, uno spettacolo di cui riesco a percepire la grandezza anche a distanza di chilometri e dietro uno schermo, mentre il reporter parla e l'emozione traspare dalla sua voce "si vedono le stelle" "mozzafiato"
Penso che grande fortuna sia, poter assistere a uno spettacolo della natura così unico.

Foto che ho fatto dal televisore alla diretta tv, il sole nero

Non posso dire di aver visto l'eclissi oggi, ma questa giornata mi ha lasciato una storia da raccontare.
Una storia in cui un sogno si avvera, anche se ribaltato: l'attesa eclissi non è apparsa in cielo, ma il seme di un piccolo giardino segreto nato da una fantasia è stato piantato.

Ma una cosa ve la dico: ho deciso che la prossima volta che ci sarà uno spettacolo del genere, voglio avere il biglietto in prima fila! Stati Uniti , Africa o ovunque fosse, vorrei inseguire l'eclisse almeno una volta nella vita... ;)

Himeko, la "piccola principessa"


 "Il fiore perfetto è una cosa rara. Se si trascorresse la vita a cercarne uno, non sarebbe una vita sprecata."


giovedì 19 marzo 2015

七夕 Tanabata, magia d'estate - tra stelle, amore e desideri


"C'era una volta una bellissima fanciulla di nome Orihime che viveva sulle sponde del Fiume Celeste. Figlia di Tentei, il sovrano dell'universo, e abile tessitrice, passava il giorno a cucire stoffe e realizzare splendide vesti per gli dei, lavorando senza sosta.

Impiegava tutto il suo tempo nello svolgere il suo mestiere con gran dedizione, tanto da non avere mai un momento per se stessa.
Così un giorno il padre, che era molto orgoglioso di lei ma dispiaciuto nel vederla sempre così sola, la prese da parte e le disse:  "Figlia mia, ormai sei una donna. Non fai che lavorare al tuo telaio tutto il giorno: ti troverò un buon marito." 
E così il padre, dopo lunga ricerca trovò il marito perfetto che avrebbe voluto per sua figlia: il nome del giovane era Hikoboshi. Il ragazzo era un umile mandriano, anche lui un gran lavoratore: tutto il giorno portava i suoi buoi al pascolo, curava i prati e coltivava la terra senza mai riposarsi. 

giovedì 12 marzo 2015

Giappone - Consigli di viaggio & manuale di sopravvivenza

Salve a tutti !
Sulla base della mia esperienza e di alcune ricerche e ispirandomi alle domande che spesso vengono poste sui gruppi Facebook , ho deciso di scrivere un articolo che funge da mini-guida per chi si appresta a visitare la terra del Sol Levante, con tante informazioni utili, consigli vari e anche un piccolo manuale di "sopravvivenza" in Giappone!!

Tre ragazze intente a consultare una guida di viaggio!!

Quando andare:
Le stagione migliori per visitare il Giappone sono certamente la primavera, in cui il Paese è al massimo del suo fascino con i suoi incantevoli ciliegi in fiore oppure l'autunno, con i colori brillanti di cui si tingono aceri .
Il clima varia da regione a regione : dall'estremo freddo in Hokkaido, meta turistica molto frequentata soprattutto in inverno, per gli impianti sciistici e quelli termali , al caldo tropicale di Okinawa con le sue spiagge sabbiose.
L'estate non è male per visitare il Paese, il vantaggio è che fa caldo e non c'è bisogno di portarsi dietro vestiti pesanti o ingombranti, ma bisogna tenere conto di alcuni fattori: in questo periodo le file e i prezzi sono piuttosto elevati, quindi conviene prenotare tutto con molto anticipo, possibilmente almeno 2-3 mesi prima. Il caldo è abbastanza pesante, le temperature sono elevate e l'aria è umida e afosa.  Attenzione ai locali e ai mezzi pubblici in cui sparano l'aria condizionata veramente forte!!
C'è anche una mini stagione delle piogge, "tsuyu", che va dai primi di giugno a metà luglio.
In qualsiasi periodo dell'anno andiate, comunque, portatevi sempre dietro un k-way o un ombrellino portatile in caso di piogge improvvise.
nota: utilizzate sempre delle calzature comode , sia perché camminerete molto e sia perché siano comode da sfilare ogni volta che dovete entrare a visitare dei templi o le abitazioni. Se è inverno mettete delle calze pesanti perché il pavimento dei templi potrebbe essere molto freddo!

I ciliegi "sakura" simbolo del Giappone

giovedì 5 marzo 2015

JappoFood #2 - seconda puntata !

Benvenuti alla seconda puntata della mia rubrica di curiosità sul cibo giapponese ! :D
(Se vi siete persi la prima cliccate qui : --> JappoFood #1 - Prima Puntata! <--


Non sono affatto un'esperta di cucina, ma devo dirvi che mi diverto davvero un sacco a fare questo tipo di articoli! D'altronde si parla di mangiare e io adoro le cose buone... *_*
Cominciamo!!

Il primo Jappofood di cui vi parlo oggi è il ...  MATCHA !!
#1 - Matcha! 抹茶

domenica 1 marzo 2015

Giappone - Fuji, giorno 2 - alla vetta e all'onsen

 SECONDO GIORNO !
(continua dalla --> prima parte <-- )





La sveglia è all'una di notte, mi risveglio nel torpore del sacco a pelo dopo sole quattro ore di sonno: sento gridare a gran voce parole giapponesi che non distinguo, ma dev'essere la guida che annuncia la sveglia.
Per chi intende proseguire la scalata è ora di alzarsi e rimettersi in marcia; alcuni decidono di restare al rifugio a dormire fino al mattino, ma io e altri usciamo dai sacchi a pelo. Ci vestiamo e mangiamo in fretta il bento della colazione, per poi uscire nella fredda notte ad alta quota.